Auricoloterapia
E’ una metodica terapeutica, branca collaterale dell’agopuntura, che cura il malato attraverso la stimolazione del padiglione auricolare.
E’ una scienza orientale di antichissima data, di cui sono rimasti pochi documenti storici perché, come tutte le scienze antiche nate prima dell’invenzione della scrittura, essa è stata tramandata oralmente.
La prima menzione di una rappresentazione dello schema corporeo sull’orecchio si trova nel Ling Shu (un testo classico che tratta anche l’Agopuntura), collocabile tra il 475 e il 221 a.C..
Gli Egizi conoscevano l’utilizzazione della stimolazione del padiglione auricolare a scopo terapeutico.
In Francia, P.F.M.Nogier e R.J.Bourdiol hanno avuto il merito di aver dato enormi contributi agli studi dell’Auricoloterapia in tempi più recenti.
Gli orecchi hanno sollecitato nei tempi e presso tutte le popolazioni una ricca serie di suggestioni, analogie e simbolismi.
Nell’antichità gli orecchi venivano offerti alla Dea Madre come sostituto degli organi maschili. La foratura dei lobi in Germania, Scozia e Irlanda ha un valore terapeutico: acuire la vista e le capacità intellettuali.
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L’orecchio riproduce una mappa dell’anatomia umana (così come altre zone ad elevata sensorialità: naso, mani e piedi) che è utilizzabile sia per conoscere lo stato di salute di un individuo sia per la terapia da approntare.
Nell’orecchio è possibile riconoscere il disegno di un feto a testa in giù.
Secondo alcuni autori la somatotopia auricolare si spiegherebbe per la corrispondenza con i tre foglietti embrionari. Per altri invece l’azione terapeutica si spiegherebbe in base
ad un meccanismo di stimolazione riflessa mediata dal sistema nervoso. Secondo la Medicina Tradizionale Cinese i dati dell’A. devono interpretarsi in base alla teoria della circolazione energetica dei meridiani. Ogni zona del padiglione auricolare corrisponde a una regione specifica del corpo e alle sue attività fisiologiche. La sofferenza di un organo, si rifletterà in una maggior sensibilità del punto corrispondente e talvolta produrrà la comparsa di alterazione del colore della pelle, desquamazioni, evidenza di capillari.
I punti dolorosi si individueranno meglio palpando con una punta smussa. La terapia consisterà nello stimolare i punti prescelti, dopo un’accurata diagnosi, in diversi modi: con il massaggio, applicando dei semi che andranno premuti, pungendo con aghi, con l’utilizzo di un apparecchio elettronico, con il laser. L’utilizzo di questa terapia è indicato in molti casi, da sola o in combinazione con altre terapie: stati allergici, dolori, turbe psichiche, affezioni viscero-organiche, ginecologiche, degli organi di senso.