Il Mantra Madre, il riassorbimento del reale e il ritiro delle proiezioni
Esiste una “storia immaginale occidentale”, una “tradizione immaginale” fatta di “immagini che agiscono sulle nostre anime”, che affonda nel mito greco, il quale “serve meno specificatamente come una religione e più generalmente come una psicologia”. (James Hillman)
Oltre la storia immaginale occidentale c’è una storia immaginale universale. Oltre i simboli occidentali, ci sono simboli universali. Ma come arrivare alla storia immaginale universale senza passare attraverso la storia immaginale occidentale? Il passaggio, in quanto occidentali, è obbligato.
Quella del Mantra Madre (MM) è una tradizione sincretica formata su una matrice sciamanico-animistica arcaica che è trasmessa attraverso la conoscenza e nel rispetto della tradizione immaginale occidentale. Questo garantisce di poter parlare all’anima del praticante in modi consoni e sicuri.
Il MM tramanda una tradizione antichissima e universale passando attraverso le conoscenze della psicologia del profondo, ma ciò non ne fa una terapia. Infatti il MM non adotta un cammino anestetico, bensì un percorso estetico. L’esperienza estetica è la grande alternativa ai paradigmi terapeutici che, se propagandati ad oltranza, finiscono per essere i soli modi per affrontare disagi e disturbi.
I cosiddetti Rituali di Guarigione e gli Esercizi Spirituali del Mattino e della Sera nella tradizione del MM sono per persone sane, tendenzialmente forti che vogliono sperimentare la possibilità di ampliare le loro capacità, le loro energie e i loro talenti.
Con il termine “guarigione” si intende, in questo caso, la guarigione dall’idea dell’oggettività delle cose e dall’illusione che è la sola vera grande malattia del nostro mondo.
“Tutto dipende da quello in cui abbiamo fiducia, credere nell’invisibile è essere con l’invisibile. A volte penso che non vi sia che una sola grande malattia nel nostro mondo: il non credere all’anima.” (Selene Calloni Williams, “James Hillman, il cammino del fare anima e dell’ecologia profonda“, edizioni Mediterranee).
Ciò che nello yoga tantrico Sciamanico è il riassorbimento del reale, nella psicologia del profondo è il ritiro delle proiezioni. La tradizione del MM è per eccellenza la tradizione del ritiro delle proiezioni, del riassorbimento del reale.
Il processo si compie semplicemente ed è impeccabile.
Il MM è una tradizione alchemica. L’alchimia è considerata lo yoga occidentale. Essa tramanda la tradizione che è stata dei grandi yogin, bardi e poeti dell’Himalaya, come Tilopa, Naropa, Milarepa, Yeshe Tsogyal, Machig Labdron e insieme quella del tantrismo schivaita del Kashmir, trasmessa attraverso testi rivelati, come il Vijñānabhairava Tantra, e mediante la straordinaria opera dello yogin Abhinavagupta. Come conseguenza della migrazione dei Maestri del MM, troviamo anche elementi del tantrismo induista, dei Purana tantrici e persino della tradizione Vedica.
Nell’esalazione si ha il giorno e nell’inalazione la notte, scrive Abhinavagupta ne La Luce dei Tantra, e da ciò prende avvio la tradizione che denomina le iniziazioni del MM l’iniziazione del Giorno e della Notte, altresì definite del Fulmine e del Diamante.
La tradizione del MM fa da ponte tra Oriente e Occidente. Coglie e trasmette i segreti arcaici dell’Oriente, che sono giunti a noi a mezzo del tantrismo, alla luce della tradizione immaginale occidentale.
“Dopo aver creato le immagini della nostra esistenza a mezzo dell’istinto, ispirati dalla bellezza, ce ne dimentichiamo, perché un’altra voce si frappone tra noi e il nostro sogno, una voce che ci ipnotizza e ci porta altrove, nel mondo del bene e del male, del vantaggio e dello svantaggio, del calcolo. Allora non accettiamo più l’impermanenza insita nella bellezza, vogliamo frenare lo svanire delle immagini e incominciamo a contare il tempo, anziché provare piacere. L’aquilotto non conta il tempo che gli rimane dopo aver udito lo sparo, ma gode dell’ultimo suo battito di ali.
Il calcolo implica la paura, la paura annienta la consapevolezza, così finisce l’esperienza del piacere e ha inizio quella ingannevole del dolore. Esiste un Mantra e una iniziazione che consente di vincere la paura, si chiama Mantra Madre, è particolarmente adatto agli occidentali.
A onor del vero, non dovremmo neppure chiamarlo Mantra, bensì formula psichica della creazione immaginale, è una vera e propria formula magica, è a disposizione”. (Michael Williams).